Ceviche a colazione... il mio primo libro!

28 ottobre 2016

Ribelli meridionali

Pochissimi sanno che il grandissimo Tommaso Campanella si mise d'accordo, invano, con l'ammiraglio ottomano Sinan Kapudan Paşa per liberare la Calabria e il sud dell'Italia in genere dall'opprimente dominio spagnolo e della chiesa romana.
Non viene raccontato nei libri di scuola, a malapena nei testi universitari, ma nel meridione, tra i secc. XVI e XVII, fiorirono tante menti brillanti che sacrificarono la propria vita per un mondo migliore, come il più noto Giordano Bruno, oppure i molto meno noti gesuiti Giovanni Aniello Oliva e Giovanni Antonio Cumis che cospirarono con il "gesuita maledetto" Blas Valera in Perù per restituire la libertà e l'emancipazione culturale al Tawantinsuyu - l'impero inca - sempre contro l'oppressione spagnola.
E anche lo stesso Sinan Kapudan Paşa, in realtà, era meridionale, in quanto il suo nome originale era Scipione Cicala, nato a Messina, o a Reggio Calabria, da un'importante famiglia di origine genovese, da ragazzino rapito dai corsari ottomani e in seguito diventato lui stesso un condottiero ottomano, grazie al suo fascino, come ci racconta Fabrizio de Andrè nella canzone a lui dedicata: Sinàn Capudàn Pascià

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