Ceviche a colazione... il mio primo libro!

26 giugno 2016

Basta DIO!

In questi giorni di discussioni sulla Brexit e temi contigui e conseguenti o sull'europeo di calcio o i risultati delle amministrative o sui migranti – a proposito, leggo giusto ora che nel canale di Sicilia sono in corso ingenti operazioni di salvataggio da parte della Guardia Costiera italiana, tanto per cambiare!, – voglio invece condividere la mia posizione su una parola che io personalmente non tollero più: DIO!
Non tollero più sentire parlare di DIO, penso che sia la parola più sporca di sangue che esista nei vocabolari di tutte le lingue, detesto quanti se la mettono in bocca e con essa si arrogano il diritto di condizionare in qualche modo, spesso nel peggiore dei modi, la vita altrui, tanto più che penso che questi soggetti nella maggior parte dei casi siano ignoranti o comunque con la visione limitata dalla cosiddetta “fede”, che non ha niente a che vedere con la ricostruzione della verità storica, sia pure con tutti i suoi limiti.
Quanti pensano per esempio di conoscere la Bibbia, ho riscontrato per esperienza che la conoscono poco e nulla, sanno solo rpetere a pappagallo dei versi che sono il prodotto della traduzione di traduzioni quasi sempre manipolate, laddove è ormai noto a tutti gli specialisti e non solo che stiamo parlando del testo più manipolato della storia!
Non sanno nulla se non dati stereotipi su Accadi, Canaanim, Caldei, Persiani, che pure sono stati determinanti per la storia dell'ebraismo prima e del crstianesimo poi, sanno pure poco e male del messianismo giudaico – e uso di proposito l'aggetttivo giudaico piuttosto che ebraico – sorto in reazione politico-culturale alla cancellazione del regno di Giuda, l'ultimo regno indipendente di Canaan, da parte dei Caldei e in seguito usato per ispirare la rivolta dei Maccabei contro i Seleucidi prima, dei Giudei contro i Romani poi, quand'ecco che c'entra la vicenda di quello che conosciamo come Gesù Cristo, rivolta quest'ultima peraltro fomentata dai Parti, nemici dei Romani, in uno scenario politico che, come è stato da molti osservato, ha vari punti in comune con quello attuale nello stesso territorio.
E non è certo un caso, infatti, che tra i tanti partiti di seguaci del Cristo, cioè del Messia, quello guidato da Shimon Kefa, Petrus in latino, e da Saul/Paulus, abbia voluto importare direttamente il conflitto a Roma – un po' come oggi fa l'Isis con l'Occidente, ma tu guarda che combinazione! –, dove la repressione neroniana è sin da subito stata veemente, caratterizzando la linea di Roma – coerente pure con le altre “religioni” nemiche – anche nei secoli successivi fino a Costantino, con il quale, per mere finalità politiche, il cristianesimo ha smesso di essere ideologia sovversiva e si è avviata a diventare religione di Stato, per quanto Costantino stesso avrebbe preferito la versione ariana e non quella ortodossa affermatasi dopo il rissoso concilio di Nicea del 325, per il semplice motivo che la prima prevedeva che l'imperatore fosse superiore al capo religioso, laddove con la seconda opzione si affermò invece la parità dei ruoli, fatto che ha prodotto in seguito il secolare conflitto tra papato e impero, in Europa occidentale.
Non tollero più chi parla di guerra santa attribuendo questo fenomeno alla cultura musulmana, laddove la parola araba jihad non vuol dire guerra santa che è invece un concetto e una pratica affermatasi solo nel cristianesimo occidentale, e non nel cristianesimo orientale, con il fenomeno delle cosiddette crociate, ancora oggi tirato in ballo in un modo e nell'altro.
Non tollero del resto nemmeno l'islam, anch'esso profondamente inquinato da propositi politici, laddove invero nacque in tal senso, su modello cristiano e manicheo, con lo scopo riuscito di unificare le dispersive tribù arabe e costitutire un impero alternativo a quelli persiano, presto fagocitato, e romeo, in gran parte ridimensionato.
E mi provocano tristezza e rabbia gli evangelici “latinos” che s'impegano nel proselitismo, laddove non solo sono persino più ignoranti, più bacchettoni e più ridicoli di tutti gli altri, ma mi fanno infuriare soprattutto perché la quasi totalità di loro sono discendenti di genti, i popoli orginari d'America e gli africani, che in nome di Jesucristo sono stati massacrati, derubati di tutto, schaivizzati, umiliati, stuprati, relegati agli infimi gradini della scala sociale, e oggi mi vengono a parlare loro stessi di Jesucristo, laddove nemmeno capiscono che la diffusione delle chiese evangeliche in America Latina e, tramite loro, in Europa, risponde a una precisa politica USA!
Che rabbia! E che sana intolleranza!

Nessun commento: